Lanci di razzi dal Libano verso Tira, in Israele, feriscono 19 persone. Gli attacchi sono stati rivendicati da Hezbollah.
Nelle ultime ore, la situazione tra Israele e il Libano ha subito un nuovo incremento di tensione, con una serie di razzi sparati dal territorio libanese verso il centro di Israele. Secondo le autorità israeliane, circa 15 razzi sono stati rilevati nello spazio aereo israeliano. Alcuni sono stati intercettati dal sistema di difesa antimissile, ma altri hanno causato feriti e danni nella città di Tira, a circa 30 chilometri a nord-est di Tel Aviv.
L’attacco, che ha provocato almeno 19 feriti, quattro dei quali in condizioni stabili, è stato prontamente attribuito a Hezbollah, il movimento armato libanese, che ha rivendicato il lancio di razzi verso un centro di intelligence israeliano.
Hezbollah e la rivendicazione dell’attacco
Hezbollah ha dichiarato di aver colpito una base di intelligence militare situata nei pressi di Tel Aviv, identificata come Glilot, appartenente all’Unità 8200 dell’esercito israeliano. L’attacco è avvenuto nelle prime ore del mattino, precisamente intorno alle 02:30, e rappresenta una mossa significativa nell’attuale contesto di crisi in Medio Oriente.
La base Glilot è considerata un obiettivo strategico, essendo associata a operazioni di raccolta e analisi di dati di intelligence. Questo attacco arriva in un momento di alta tensione, con raid israeliani sulla Striscia di Gaza e numerose vittime civili. Come riportato dalle autorità di Hamas che gestiscono il territorio.
Le reazioni in Israele e l’intervento dell’Idf
L’Idf (Israel Defense Forces), tramite un comunicato su Telegram, ha confermato il rilevamento dei razzi provenienti dal Libano e ha assicurato che diversi proiettili sono stati intercettati con successo. Mentre altri sono caduti in aree non abitate, evitando ulteriori danni.
Tuttavia, l’attacco ha causato il ferimento di numerosi civili, creando panico tra gli abitanti della zona colpita. Le sirene d’allarme sono risuonate in varie città, in particolare nell’Alta Galilea, a dimostrazione della gravità della minaccia percepita dalle autorità israeliane.
Le tensioni tra Israele e le forze di Hezbollah sono aggravate anche dai recenti sviluppi nella Striscia di Gaza. Dove l’escalation di bombardamenti ha causato la morte di 84 palestinesi nelle ultime 24 ore, tra cui 50 bambini, secondo quanto riportato dalle fonti locali. Questa situazione contribuisce a un clima di instabilità che rischia di coinvolgere l’intera regione, con timori di un possibile ampliamento del conflitto.